Thursday, June 11, 2015

Il libro più impattante sul Beato Oscar Romero


 
BEATIFICAZIONE DI MONSIGNOR ROMERO, 23 MAGGIO 2015
 

Nella nostra recensione di libri che chiariscono la vita del Beato Oscar Romero ci fermiamo a considerare un libro che ha veramente rivoluzionato l’immagine del vescovo martire in modo che, più di ogni altro fattore nel processo, facilitato la sua beatificazione. Primero Dios: Vita di Oscar Romero, Roberto Morozzo della Rocca, Mondadori, Milano 2005, 440 pagine. Ma non lasciatevi influenzare da questo blogger: è meglio credere a Papa Benedetto XVI, che ha descritto il libro come “una biografia importante che chiarisce molti punti della questione.”
L’innovazione di Prof. Morozzo nasce da tre novità. In primo luogo, Morozzo si basa drasticamente negli parole dello stesso Mons. Romero, lasciandolo raccontare la sua storia e parlare da soli con le loro omelie, lettere pastorali, diari, e altri scritti e discorsi. In secondo luogo, Morozzo studi in modo parallelo la storia ecclesiale e politica dell’epoca e esplora il rapporto tra gli sviluppi in queste aree con l’evoluzione del pensiero di Romero. E in terzo luogo, Morozzo non è contrario a smantellare i miti che erano cresciuti attorno alla figura di Romero quando non obbediscono alle conclusioni della sua indagine dei fatti. Un esempio chiave è la mitologia della presunta “conversione” improvvisa e drastica di Romero dopo l’assassinio del padre Rutilio Grande. Morozzo riconosce che è stato un punto di svolta nel ministero di Romero, ma definisce con precisione i limiti degli effetti di tale evento.
Se il metodo del Prof. Morozzo sembra diretto e semplice, l’idea che uno storico italiano dovesse fare il lavoro non aveva garanzia di successo. La ricerca precedente di Morozzo aveva messo a fuoco sui conflitti europei e africani nel post “guerra fredda”. Per fare questo lavoro, Morozzo ha dovuto assorbire la storia di un paese quasi insignificante (almeno in termini di terreno, economia, e studi interni) di un continente sconosciuto per lui. Ho dovuto imparare lo spagnolo, e anche il linguaggio culturale dell’America Latina e della chiesa latinoamericana. Alla fine si scopre che ciò che sembra limitato in un primo momento era esattamente quello che ha permesso Morozzo vedere questa realtà con occhi nuovi, con un nuovo sguardo e con una vista incontaminata da preconcetti.
Prima di Primero Dios, prevalso la nozione in certi ambienti ecclesiastici che Mons. Romero era stato troppo politicamente polarizzato nelle sue dichiarazioni e che, pertanto, la sua morte è stata un calcolo strategico da un settore in potere di neutralizzare l’opposizione ed evitare di perdere il potere, cioè un omicidio puramente politico. Morozzo attacca quella tesi metodicamente, dal titolo del libro, utilizzando l’espressione popolare salvadoregna che significa “a Dio piacendo” o “Se Dio vuole”, per indicare, in primo luogo, una visione da Mons. Romero che mette preferenzialmente “Dio sopra tutto”, nelle parole di mons. Vincenzo Paglia quando ha presentato la vita di Mons. Romero durante la cerimonia di beatificazione. In secondo luogo, usando l’espressione salvadoregna come il titolo del libro, Morozzo sta inviando un segnale che vi è un dialetto locale che è necessario comprendere correttamente per interpretare Mons. Romero. Avevano parole, termini, modi di pensare e di analisi in El Salvador alla fine degli anni 70 che possono sembrare dissonante nella nostra realtà, ma hanno ancorato a Romero, al momento e hanno dato urgenza e rilevanza alle sue parole, essendo parte del discorso attuale del suo tempo e del suo gregge.
Contro la tesi politica del assassinato Romero, Morozzo propone che ha stato ucciso per le accuse pubbliche che ha fatto, che sono stati motivati ​​dalla sua fede e così erano espressioni di quella fede. Quando i potenti hanno visto che la predicazione di Romero ha illuminato il popolo non potevano sopportarlo e ha attirato le ire dei ricchi. Nel effusione popolare di fede che irradiava da Romero, la reazione dei potenti era odio, e quest’odio si trasformò in violenza, e quella violenza ha attaccato Romero, uccidendolo. Tale analisi è stata accolta come una pioggia sul deserto negli ambienti ecclesiastici. Il giornale ufficiale del Vaticano ha dedicato due terzi di una pagina alla recensione del libro e alla fine di cui Mons. Romero viene descritto come “l’arcivescovo martire ucciso per la fede  all’altare.” Cinque anni dopo la sua pubblicazione, Mons. Romero è stato beatificato (Prof. Morozzo è stato anche responsabile della “Positio” su Romero consegnata alla Congregazione per le Cause dei Santi).
Infine, Primero Dios è il libro più impattante sul Beato Oscar Romero.
Con l'autore in San Salvador, dopo la beatificazione di Mons. Romero.

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