Thursday, January 18, 2018

Beato Romero, ‘fiore all’occhiello della Chiesa’


ANNO GIUBILARE per il CENTENARIO del BEATO ROMERO, 2016 — 2017

Poster di Romero nella Congregazione per le Cause dei Santi; Francesco bacia croce Romero; il Card. Amato.

#BeatoRomero #Beatificazione
L’anno si è aperto con espressioni favorevoli sul Beato Vescovo Oscar A. Romero che hanno risuonato nei più alti cerchi della Chiesa cattolica a Roma.
In un discorso annuale della Congregazione per le Cause dei Santi, il corpo della chiesa che sta valutando la causa di canonizzazione di Romero, il Cardinale Prefetto di quel dicasterio, ha incluso Romero tra eminenti santi della Chiesa. Commentando la frase “fabrica de santi” per descrivere la sua opera, il cardinale Angelo Amato ha detto in un discorso l’8 gennaio:
Al pari delle ‘fabbriche’ che producono, ad esempio, eccellenti auto di lusso, come la Mercedes, la Ferrari o la Chevrolet, frutto di ricerca e di continua innovazione, anche la Congregazione delle cause di Santi ‘produce’ Beati e Santi, come Madre Teresa di Calcutta, Padre Pio da Pietrelcina, Giovanni Paolo II, Mons. Oscar Romero, che, per la loro straordinaria testimonianza evangelica, sono nel nostro tempo il fiore all’occhiello della Chiesa e della società.
Includendo Romero tra i più grandi santi degli ultimi decenni in un discorso preparato per la più alta autorità della chiesa nella proclamazione dei santi dopo il stesso Papa è particolarmente notevole, dato che Mons. Romero non è stato ancora canonizzato e la sua causa deve essere considerata in questi giorni.
Senza dire una parola, il Papa Francesco ha parlato anche a favore di Romero durante l’incontro con il corpo diplomatico accreditato in Vaticano lo stesso 8 gennaio. Nelle parole del vaticanista Andres Beltramo su Twitter, “l’ambasciatore di El Salvador in Vaticano [Manuel Roberto Lopez Barrera] ha dato a [Francesco] una croce con l’immagine di Mons. Romero e il Papa la baciò subito.” Il Papa riceve molti doni in tali incontri, tra cui ci sono immagini religiose, ma è raro vedere tale manifestazione di affetto e riverenza.
Pochi giorni dopo, i leader delle chiese cristiane in Italia citarono Romero in un messaggio comune per la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani. Firmato dai rappresentanti della Chiesa cattolica, dalla Federazione delle Chiese evangeliche in Italia e dall’Arcidiocesi ortodossa d’Italia e Malta, la dichiarazione recita:
Il Signore ci chiede di essere di nuovo profeti in questo mondo, indossando l’armatura del vangelo della pace e della giustizia per rispondere al male con il bene, all’odio e all’inimicizia con l’amore. Oscar Arnulfo Romero, arcivescovo di San Salvador ucciso sull’altare per il suo amore per il vangelo e i poveri, diceva che “L’unica violenza che ammette il vangelo è quella che si fa a se stessi […]”. È la continua testimonianza dei martiri il cui sangue è perciò seme di unità.
Lo stesso giorno, il postulatore della causa di Romero, Mons. Vincenzo Paglia, è stato nominato alla commissione dei vescovi della Congregazione per le Cause dei Santi. Celebrando la sua nomina su Twitter, Mons. Paglia ha dichiarato: “L’appuntamento di oggi mi ricorda che devo raddoppiare i miei sforzi come postulatore delle cause del vescovo Mártir Óscar Romero e del sacerdote cubano-americano venerabile Félix Varela”.
Tutte queste allusioni a Romero da parte delle più alte autorità romane suggeriscono che anche i funzionari della Congregazione per le Cause dei Santi stanno raddoppiando i loro sforzi per portare Arcivescovo Romero sugli altari il prima possibile.

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